Una donna uccisa da un calciatore: il nuovo terribile caso di femminicidio

Siamo davanti ad un nuovo terribile caso di femminicidio: Alessandra Matteuzzi, una donna di 56 anni, ha tragicamente perso la vita per via di un uomo che l’ha uccisa. Scopriamo insieme nei dettagli cosa è accaduto

Alessandra Giovanni femminicidio
Alessandra Giovanni (instagram) esclusiva.com

I casi di femminicidio sono, purtroppo, all’ordine del giorno. Infatti continuamente delle donne vengono uccise dagli uomini per i motivi più incredibili: alcuni non accettano la fine di una storia, alcuni sono semplicemente gelosi di come le proprie compagne o mogli si vestono, parlano con altri uomini o semplicemente del fatto che come la maggior parte delle donne al giorno d’oggi, provino a lavorare e ad avere una indipendenza che tanti uomini ancora fanno fatica a concepire. Uno di questi motivi è quello che ha spinto Giovanni Padovani, calciatore, ad uccidere Alessandra Matteuzzi.

Nuovo caso di femminicidio: un calciatore uccide una donna

Alessandra sarebbe stata uccisa in modo selvaggio, colpita davanti il portone di casa con una mazza e anche altri oggetti tra cui un martello. L’uomo di 27 anni la perseguitava oramai da tanto tempo e alla fine è arrivato a compiere il gesto estremo.

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Giovanni Padovani è un calciatore nato e cresciuto a Senigallia, in provincia di Ancora. Ha giocato in varie squadre di serie., tra cui il Giarre e il Troina calcio.

L’intervento della polizia è avvenuto alle 21:30, per la segnalazione di una violenta lite. Alessandra era stesa a terra, ferita e in stato di incoscienza. Purtroppo l’arrivo della polizia non è servito a nulla: la donna è morta poco dopo. Sul posto era presente anche il suo aggressore, che infatti è stato immediatamente arrestato per omicidio aggravato su disposizione della Procura.

Alessandra Giovanni femminicidio
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Alessandra in passato lo aveva già denunciato e lui aveva ricevuto il divieto di avvicinamento dal giudice come misura cautelare. Lui l’ha uccisa sotto casa sua, la stava aspettando da circa due ore quando lei è rientrata ed è stata brutalmente ammazzata.

Una vicina di casa della donna ha rilasciato una intervista a Il Resto del Carlino: “Una settimana fa, Alessandra mi aveva detto, ‘se suona lui non aprirgli il portone’. Aveva paura di quel ragazzo, alle 7 di sera lo abbiamo visto qui che la stava aspettando“. Poi ha continuato: “Una settimana fa li ho visti parlare su quella panchina. Verso le 21 è arrivata lei e ho sentito che gli diceva devi andartene via, ad un certo punto l’ha aggredita e l’ha trascinata qui sotto il portico, ma era buio”.

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